Che il mio pensiero vi pervada cari lettori.

La vita è così, morire un secondo alla volta per poi risorgere in un fatidico attimo e rimorire il successivo.

lunedì 18 aprile 2011

[Pensiero] I sogni nel cassetto.

I sogni, oggi parlerò dei sogni, niente male come argomento no?
Inizierò dicendo che io i sogni ancora non li ho capiti bene bene, prendiamo ad esempio i sogni nel cassetto, a cosa servono se rimangono lì, chiusi in un fottuto cassetto, sigillato dalla nostre imposizioni mentali, dal nostro reddito, dalle restrizioni globali e dagl' impedimenti protratti da chi abbiamo intorno?
In qualche modo questi sogni paiono solo una corda, una corda che ci stringe i polsi, i l corpo, una corda che ha il significato dell'immobilità.
Si, perché se ci pensate bene, il più delle volte i sogni sono una cosa strana.
Qualcosa che ci dice che è bello fantasticare ma bisogna pure andare avanti e concretizzare dell'altro, altro come una posizione sociale, un lavoro , una famiglia o magari la scuola.
E invece NO , io vorrei rompere quel cazzo di cassetto e farli uscire tutti i miei sogni, odio profondamente normalizzarmi, odio vivere al pari della massa, del gregge.
Vorrei farli uscire quei cazzo di sogni, vorrei realizzarli, vorrei trovare qualcuno di speciale, vorrei uscire dall'oblio dell'anonimato, vorrei che tutti conoscessero me e quel che penso, le mie parole, i miei pensieri, vorrei che mi capissero; questo è il punto, il capire la profondità di cui sono fatto.
A volte mi sento così male nel pensare che attorno a me ci siano solo persone che non sono in grado di capirmi appieno..
Fa rabbia cazzo, e anche tanto, mi fa sentire immobile, saranno quelle famose corde dei sogni.
Voglio spezzarle a tutti i costi quelle fottute corde, anche perché se si vive legato, che cazzo si vive a fare?
Se vivi in uno stato di libertà illusoria che cazzo vivi a fare?
Tanto vale crepare liberandosi di quelle corde, di quelle corde terrene no?

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