Che il mio pensiero vi pervada cari lettori.

La vita è così, morire un secondo alla volta per poi risorgere in un fatidico attimo e rimorire il successivo.

lunedì 18 aprile 2011

[Poesia] Solo una sigaretta.

Usata, stracciata, giace lì a terra.
Prolificazione industriale e dannazione umana,
virtuoso piacere dalla durata di pochi istanti
pochi minuti di un altalenante respiro.

Tristemente permane isolata in una porzione di terra,
il vento ne finisce il vigore.
Quasi adolescenziali per qualcuno,
ormai epocali stemmi per altri.

Rantolante sospiro alla fine del cammino.
Scandisce gli ultimi battiti con il suo pallido lume
il quale candidamente e tristemente va a perdere l'intensità.
Una morte lenta, un labile lamento e rantolio nel buio.

D'ogni tipo ne esistono, magre, ciotte, basse o lunghe.
Ognuna ha un sapore di verso e un nome diverso,
una propria identità, corteggiata dalle pallide labbra di qualcuno
le quali bramano e sono coinvolte da un crescente desio.

Pestate, schiacciate, logorate e buttate.
Smorte icone pubblicitarie e capitalistiche lasciate lì a crear confusione.
Non temete dunque, non è di umane virtù che parlo.
Una sigaretta, semplice vita nata per dar sostegno al piacere di qualcun'altro,
un po' come le nostre vite no?

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